Maria Pia Fiore nasce nel 1955 ad Acri (Cosenza), dove attualmente vive e lavora come infermiera professionale.
Figlia di un tempo in cui la sua terra d’origine era povera ed amara, inglobata nella concezione tradizionale di donna esclusivamente famiglia e casa, in Maria Pia, il cui pensiero artistico era ancora latente, sorge e germoglia un senso di rivalsa.
Una rivalsa su ciò che poteva essere e non è stato, su ciò che la famiglia poteva offrirle e ciò di cui Lei realmente necessitava.
Un senso di rivalsa che genera un dualismo costante e controverso tra visione oggettiva e soggettiva della vita, la sua vita, scelta e dettata dall’altrui pensiero, insormontabile e razionale.
È negli anni dell’adolescenza che il senso di rivalsa divampa, si agita la sua vocazione artistica e la giovane diventa artista, iniziando ad esprimersi attraverso i dipinti, sui materiali allora per lei disponibili. Una passione, quella del dipinto, che diventa nel tempo espressione costante dei sui stati d’animo, manifesto espressivo degli avvenimenti salienti della sua vita.
L’energia dei dipinti disegnano un itinerario artistico incalzante, in cui la percezione dell’Io rispetto al mondo circostante mostra “la rivalsa” attraverso l’ecletticità degli stile, delle forme e soprattutto dei colori.
Corrente artistica di MP Fiore.
Lo stile dell’artista si confonde e mescola in modo imprudente le correnti artistiche consacrate, passando dal figurativo tradizionale, all’impressionismo fino al surrealismo.
“Evoluzione” è la sua parola chiave.
Evoluzione di un mondo personale che sfugge da voci, sguardi e pensieri indiscreti, di un luogo ancorato e attanagliato da mille perché e in mille modi.
L’artista propone dipinti che riflettono battaglie senza fine: battaglie interiori combattute tra IO e super IO freudiano, rappresentate da una parte dall’estro dell’artista senza confini, e dall’altra dalla razionalità della madre imprenditrice che gestisce i suoi fiorenti germogli.
Ecco perché la ricerca della libertà, ecco perché si parla di stile eclettico.
La visione dualistica della vita personale si riflette in modo imprescindibile nella visione del mondo esterno. Il connubio tipico dei dipinti riprende il tema della “rivalsa”, IO (artista) e il Mondo (personale e impersonale); e si ripercuote nei dipinti con forme e colori aventi un sapore al limite tra tradizione e modernità artistica, attraverso tele tipicamente figurative e tele surrealistiche.
Sebbene il tema della rivalsa e della ricerca di armonia interna siano il significato ultimo dell’artista, ciò che connota i dipinti è il suo temperamento, con il quale risponde alle tematiche con tono positivo, espresso attraverso l’intensità dei colori e la forza con cui usa spatola e pennello.
Le tematiche, su cui l’artista concentra la sua creatività , subiscono l’evoluzione del suo modo di approcciarsi ad esse. Il rigore imposto e vissuto nella fanciullezza si vela pian piano, rimane latente nella donna-artista che continua la sua vita da sola ma con l’incubo della impossibilità di realizzare un sogno. La natura la combatte, cercando di toglierle il più bel dono dato.
Ed è per questo che i doni della natura assumono un ruolo centrale nel primo periodo di MP Fiore. La fede a cui lei si riferisce non è quella comune, Lei innalza la bellezza della natura, offrendo i dipinti degli elementi più belli come doni, affinché lei-natura non la privi del dono fatto a lei-artista.
I doni della natura, a cui ella si affeziona nel primo periodo artistico mostrano , a sua volta, un volto antico, casalingo, ingabbiato nei valori della fanciullezza. Usa i fiori come significante di tradizione e comunica un significato tipicamente domestico, femminile e decorativo. Non compare alcuna nota ironica dietro l’immagine, la quale rappresenta, invece, un periodo armonico della vita della donna-artista.
Negli anni l’ armonia legata ad uno stile di vita personale viene meno, le esigenze cambiano, tutto quello che prima era stabilità assume sembianze instabili.
È il periodo in cui l’artista crea e sperimenta.
Usa svariate tecniche: acquerello, acrilico e olio su tele, cartoncini, tavole, passando con abilità dal linguaggio naturalistico a quello impressionistico post moderno.
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